momenti difficili superati grazie ai film

Non sempre il gioco del biliardo è stato così conosciuto e giocato, dopo la seconda guerra mondiale, infatti, le sale di biliardo nel mondo sono diminuite e l'attenzione verso questo gioco di pari passi e scesa.

Tuttavia, con l'arrivo nelle sale cinematografiche di un film, diretto da Robert Rossen, tratto dal romanzo di Walter Tevis, "Lo Spaccone" da cui riprende il nome, con un protagonista di eccezione come Paul Newman, il biliardo conobbe una sua seconda giovinezza.

Il film è del 1961 e narra le vicende di Eddie lo svelto e della sua abilità nel gioco del biliardo. 

Questo film fu molto seguito e sull'onda emotiva dello stesso, negli Stati Uniti, così come nel resto del mondo aprirono nuove sale da biliardo.

Ma gli alti e bassi per questo gioco, non erano finiti; infatti con il passare degli anni, nuovamente, il biliardo conobbe un ulteriore periodo buio, che venne nuovamente spazzato via da Martin Scorsese, che scelse nuovamente Paul Newman, affiancandogli l'allora 24enne Tom Cruise per girare il sequel de Lo Spaccone: Il colore dei soldi.

Il film ebbe un enorme successo tanto da raccogliere un incasso di oltre 50 milioni di dollari, ma soprattutto vide premiato Paul Newman con l'Oscar come miglior attore protagonista, primo riconoscimento nella sua lunghissima carriera di attore.

Grazie a questo film, quindi, il gioco del biliardo divenne nuovamente una figura centrale nell'immaginario ludico dell'epoca, e da allora vi è rimasto in pianta stabile